Nel sistema lavoro delle economie avanzate, i millennials sono oggi uno dei gruppi più importanti.

Si tratta della prima generazione che ha vissuto in pieno i cambiamenti portati da internet: protagonisti assoluti nel mondo delle nuove professioni digitali, ma, al tempo stesso, tra i più esposti a burnout ed alienazione. Come trovare, a livello di management, una soluzione a questi rischi? Il tema è stato trattato dal portale online HR Technologist.

Un’affascinante risposta è quella collegata alla gamificazione delle attività e della valutazione della performance: una generazione cresciuta con i videogiochi e costantemente connessa alla rete è di sua natura fortemente competitiva. Molte aziende hanno fatto leva con successo su questo approccio, dando vita a sistemi di valutazione della performance basati sugli stessi parametri ludici che hanno da sempre accompagnato questa prima generazione di nativi digitali.

In questo scenario, soluzioni come valutazione immediata della performance (instant feedback), analisi valoriale dei collaboratori, utilizzo di strumenti di comunicazione istantanea, si sono rivelate essere molto efficaci in termini di equilibrio tra performance e stress.

Si tratta solo dei primi passi, molte cose devono senz’altro essere ottimizzate, ma la gamificazione è destinata ad avere un ruolo di primo piano nell’organizzazione del lavoro per le generazioni presenti e future dei nativi digitali.

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Lavoropiù ha a cuore il proprio ruolo di facilitatore tra domanda e offerta nel mercato del lavoro moderno, e crede nella forza e nell’efficacia del network, come strumento per favorire la circolazione delle competenze, in particolare nei settori più dinamici e ad alto contenuto tecnologico.

Da qui la scelta di avviare una collaborazione con ANIPLA – Associazione Nazionale Italiana Per L’Automazione , l’associazione nazionale che dal 1956 favorisce la divulgazione della conoscenza, lo studio e l’applicazione dell’Automazione, contribuendo da sempre allo sviluppo della cultura tecnica nel Paese.

Saremo noi di TOR i partner diretti di ANIPLA, con una collaborazione a beneficio di tutti gli iscritti, attraverso un trattamento personalizzato a condizioni di servizio vantaggiose.

Per maggiori informazioni, potete visitare il sito ANIPLA.

 

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Mancano pochi giorni alla partenza di Nobìlita B2B, non il solito appuntamento commerciale tra società di consulenza e prospect, ma vere e proprie sessioni di aggiornamento sui temi organizzativi più strategici a livello nazionale e internazionale.

Al festival parteciperà anche il team di Tor – Recruitment & HR Consulting, con due interventi dei nostri consulenti.

Potete prenotare gratuitamente  il vostro posto e ricevere il collegamento per lo streaming, a questo link.

 

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Quando si parla di cambiamento, sono due gli aspetti che devono essere considerati.

Da una parte il cambiamento che viene scelto come percorso di miglioramento aziendale: ad un’analisi preliminare, segue l’implementazione degli step successivi, con una visione a lungo termine.

Dall’altra, invece, la risposta all’emergenza: si opera subito, in modalità provvisoria, senza avere definito i parametri di esecuzione e valutazione.

La seconda ipotesi è quella che la maggior parte delle aziende italiane si trova a vivere in questo periodo, in particolar modo rispetto al lavoro in remoto ed alla gestione di clienti, partner e fornitori.

Usciti da una prima fase di emergenza pura, l’obiettivo primario diventa quello di consolidare il cambiamento “forzato”, in un modello operativo in grado di portare benefici a medio e lungo termine. Quando parliamo di smart working e di digitalizzazione dei processi di marketing e vendita, non stiamo affrontando un tema nuovo. Si tratta di un trend già in essere non solo in aziende nate in una dimensione virtuale, ma presente in tutto il mondo,ad ogni livello.

Un interessante articolo apparso su Ninja Academy, ipotizza che la maggior parte di posti di lavoro post Covid-19 saranno basati sulla flessibilità: il risultato sarà quindi un maggiore livello di alfabetizzazione digitale all’interno delle aziende italiane.

Per finalizzare queste dinamiche, è necessario canalizzare queste competenze attraverso un processo che preveda:

– mappatura delle attività aziendali, propedeutica ad una loro corretta digitalizzazione
– valutazione della procedura di sicurezza dei dati
– rispetto delle normative sulla privacy di collaboratori, clienti e fornitori

Alla base di tutto questo vi sarà poi la necessità di individuare candidati qualificati e preparati a queste nuove modalità di lavoro e di pensiero.

Le tessere del puzzle sono molte: chi riuscirà ad avere una migliore visione d’insieme, riuscirà a garantire a se stesso ed alla propria azienda risultati e benefici a lungo termine.

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